di Giuseppe Casale
dal "Discorso commemorativo su Otello Calbi a vent’anni dalla sua scomparsa” , in occasione del “Campanaccio 2016" (15 gennaio 2016)
Vent’anni fa ci lasciava Otello Calbi, musicista, compositore, docente al Conservatorio (soltanto per ricordare le sue attività principali): era il 17 marzo 1995: il 30 di quello stesso mese avrebbe compiuto 78 anni.
I Lucani, e in particolare i sammauresi, appresero la notizia a ora di pranzo dal Notiziario del TG3 che ne dette per primo la notizia.
All’indomani diversi quotidiani, che durante la sua lunga carriera artistica gli avevano dedicato decine e decine di articoli nelle loro pagine culturali, gli tributarono un omaggio commosso; ricordiamo tra questi il Mattino, il Roma, l’Osservatore Romano ed altri.
Otello Calbi nasce a San Mauro Forte il 30 marzo 1917, da Giuseppe Calbi e Roberta Villone. Queste le sue origini “anagrafiche”; ma per comprenderne invece quelle “artistiche”, bisogna provare a raccontare il “contesto” in cui una “passione”, quella per la musica, nasce, si forma e infine diventa, per Otello Calbi, una “scelta di vita”. E questo lo si può fare solo partendo da una “narrazione” che inizi raccontando, anche solo sommariamente, le “vicende” del padre di Otello, il maestro Giuseppe Calbi, protagonista, tra alterne vicende, degli eventi bandistici sammauresi dal 1890 al 1926, e dal quale viene avviato allo studio della musica. Ed ancora prima di Otello, era stato sempre il padre Giuseppe ad avviare allo studio della musica suo fratello maggiore Carlo (nato il 25 settembre 1894) con il quale Otello legherà a tal punto da intraprendere assieme lo studio presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli dove si formano entrambi.
L’esperienza compositiva di Calbi parte felicemente dal teatro musicale; infatti il suo primo lavoro Il Ritorno (di Ulisse), riscuote un grande successo. …. Pochi sanno, o quantomeno ricordano, che nel periodo in cui lavorava alla sua composizione, venne proprio a “rifugiarsi” durante l’estate nella casa “paterna” a San Mauro per scrivere alcune partiture dell’opera.
Oltre ad affermarsi come musicista di spicco della scuola musicale napoletana del Novecento, la presenza di Otello Calbi in quest’ultimo cinquantennio è stata importante anche per la continua diffusione della musica; come musicologo per es. egli è stato il primo dopo Solimene a ricercare e scrivere sui compositori della propria terra pubblicando un interessante ed esaustivo saggio in un volume sulla Civiltà Lucana curato da Pietro Borraro. A Potenza è stato presente diverse volte in veste di concertista e di compositore, inoltre grazie al suo intervento è stato possibile creare la biblioteca del Conservatorio “Gesualdo da Venosa” con una donazione da parte dell’Associazione Lucana a Napoli (intitolata a Giustino Fortunato) della quale è stato fondatore, a riprova di essere sempre rimasto legato alla sua terra natìa: anche questo dovrebbe indurci a non dimenticare la memoria di chi ha lavorato per la Lucania nella diffusione della cultura attraverso il linguaggio della musica.
Nasce per questo oggi il premio “Otello Calbi”, ed è per questo che, sempre oggi viene premiato un giovane “aspirante musicista” di talento, Apostolo Pio, cui auguriamo di eguagliare, e magari superare in passione e talento musicale, quegli illustri sammauresi che, in epoche diverse, hanno dato lustro a questa comunità.
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