La felice definizione di “carro di Tespi”, rievocazione dell’antico mito greco, è del M° Michele Puzio e rende bene una delle attività in cui Calbi ha speso moltissime energie, non limitandosi a promuovere attività a Napoli ma anche in tantissime località della Campania e di altre regioni, favorendo l’esordio in pubblico di giovani concertisti. “Quanti di noi hanno avuto l’onore e il piacere di potersi esibire in concerti da lui organizzati. Per noi era uno stimolo che ci costringeva a studiare , a dare il meglio di noi stessi”, così ricorda il M° Enrico Volpe, oggi docente al Conservatorio di Napoli , così come il M° Puzio. Scorrendo tra programmi e critiche musicali, troviamo tanti concerti, tante associazioni. L’A.Gi.Mus., i Venerdì Musicali Italiani, gli Amici della musica (ad Acerra, in Penisola Sorrentina, a Lagonegro, in provincia di Caserta, in Calabria), Ribalta dei giovani e giovanissimi, Salotto Lupone, il Centro Euterpe della sig.ra Calabria a Pompei, associazioni da Calbi fondate, rilanciate o con cui ha collaborato, come l’Accademia musicale napoletana, istituita nel 1933 da Alfredo Casella e guidata per molti anni dall’esuberante e fattiva donna Maria Napolitano Merlino.
1990, Ensemble Gamelan
Quintetto italiano di fiati (Giannotti, Blocksteiner, Vicini, Viscione, Manfredini)
1960, la Giuria del Concorso "Casella" nella sala Scarlatti del Conservatorio "San Pietro a Majella" - con la presidente dell'Accademia Maria Napolitano Merlino
ed il pianista Nikita Magaloff si riconoscono il Direttore del Conservatorio, Jacopo Napoli, ed i Maestri Calbi, De Bellis, Profeta
L’Accademia Musicale Napoletana fu istituita nel 1933 da Alfredo Casella con l’intento di valorizzare caratteristiche e significati della cultura musicale napoletana e italiana. Casella quasi ogni anno veniva a Napoli ad inaugurare le stagioni della “Camerata Napoletana”, fondata da Daniele Napolitano, che mutò poi il nome in “Accademia Musicale Napoletana”. Essa è stata guidata con grande fervore e passione per molti anni dalla figlia Maria Napolitano Merlino, diventando un importante punto di riferimento culturale, aggregazione di menti illuminate e musicisti di valore.
I concerti si svolgevano inizialmente nella sala affrescata dello storico palazzo Maddaloni. Qui, nel 1951, un concerto di Franco Mannino che eseguì al pianoforte anche una sua composizione. Nello stesso anno inizia il “Giornale musicale parlato”, una originale creazione di musica danza e commenti/spiegazioni critiche, cui diedero il proprio contributo nel tempo studiosi illustri quali Alfredo Parente, Cesare Valabrega, Carlo Iachino, lo stesso Calbi.
Le attività si spostarono poi nelle sale del Conservatorio di musica “San Pietro a Majella”, con la partecipazione di illustri concertisti. Nel 1953 in un concerto del “Gruppo strumentale stabile dell’Accademia” (Fiorentino, Schininà, Tagliaferro, Ferraro, Ajello) fu eseguito per la prima volta il Quartetto op.19 per archi di Otello Calbi. Altri solisti di grande fama si sono esibiti nelle stagioni dell’Accademia Musicale Napoletana: Paul Badura Skoda, Severino Gazzelloni, Carlo Zecchi, Aldo Ciccolini, Marcello Abbado, per citarne solo alcuni. Memorabile nell’autunno del 1958 l’Integrale di Chopin eseguita da Nikita Magaloff.
Alla stagione concertistica e agli incontri del “Giornale musicale parlato” si aggiunse, a partire dal 1952, l’organizzazione del Concorso Pianistico Internazionale “Alfredo Casella”, cui si abbinò nel 1960 anche un Concorso Internazionale di Composizione per musica da camera. Illustri i nomi che facevano parte delle Giurie esaminatrici. Molti i concertisti che hanno raggiunto la fama attraverso il concorso. Calbi partecipò sin dall’inizio all’organizzazione, prima come membro del comitato esecutivo, con altri colleghi come Enzo De Bellis e Rubino Profeta, e poi come segretario generale.
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